Ieri sera c’è stato un importante avvenimento per la nostra casa famiglia. Siamo stati invitati a presentare un lavoro in una serata scientifica dell’Arpad. Cosa è l’Arpad? L’Associazione Romana per la Psicoterapia dell’Adolescente si occupa di aiuto agli adolescenti da un vertice psicoanalitico, del quale incarna una tradizione “alta”.
Per noi è stato un importantissimo riconoscimento. Abbiamo scritto e letto un lavoro sulla sessualità in casa famiglia. È stato un confronto ricco di spunti molto interessanti, utili a noi per integrare ancora di più un’impostazione seria e professionale nel nostro dispositivo di aiuto. Abbiamo avuto l’impressione che il tema scelto fosse giustamente coraggioso. Pochi si occupano di comunità in termini “scientifici”, ovvero prendendosi la briga di dimostrare la validità di un metodo e sopratutto cercando di condividere tale metodo con la comunità di colleghi e con i Servizi. Farlo dall’entrata della sessualità alza ancora molte resistenze, sebbene l’adolescenza sia un momento evolutivo dal quale non può essere sottratta tale dimensione.
Eppure se ne parla poco. Siamo riconoscenti all’Arpad dunque per questa occasione.
Sarebbe bello che le comunità impostassero il loro lavoro nell’ottica di valorizzare sempre più gli aspetti metodologici, in quanto solo attraverso tale impegno può essere dimostrata la “bontà” di una presa in carico trasformativa della sofferenza. I momenti di incontro tra comunità e ambienti scientifici sono dunque preziosi. Se prescindiamo da tali aspetti torniamo indietro di anni e lasciamo all’opinione pubblica quella brutta immagine delle case famiglia che certamente non fa onore a chi prende sul serio l’aiuto.