Open mind for a different view. 


Sul prossimo numero di AeP Adolescenza e Psicoanalisi, la principale rivista di studi psicoanalitici dell’adolescenza in Italia, sta per uscire un nostro lavoro sulla Giustizia Minorile. Abbiamo riassunto anni di esperienza che la nostra casa famiglia ha maturato nella collaborazione con il Centro di Giustizia Minorile. In questo lungo periodo di aiuto a ragazzi con provvedimenti penali abbiamo avuto modo di elaborare un nostro approccio, modificando l’organizzazione e l’impostazione stessa della comunità. Crediamo molto che tale lavoro sia di stimolo per tutti gli operatori dell’aiuto. Lavorare con ragazzi difficili trasforma un modello basato su un’impostazione vetero pedagogica verso un’attenzione sempre maggiore all’assetto interno dell’operatore, al lavoro di gruppo, alla formazione dell’operatore stesso che non si limita solo all’intervento su ciò che è visibile, ovvero il comportamento.

In tale direzione abbiamo lavorato anche rispetto alla questione “sessualità”, presentando il 7 Aprile in ARPAd (Associazione Romana per la Psicoanalisi dell’Adolescente e del Giovane Adulto) un nostro contributo. La questione sessualità è centrale in adolescenza, come si può immaginare. Abbiamo sottolineato la sua importanza anche per i ragazzi di casa famiglia e la portata potenzialmente trasformativa di alcune esperienze ad essa legate. Sessualità per noi diventa “legame” e siamo così al cuore stesso del nostro “mestiere”.

Nei prossimi giorni è in cantiere un altro lavoro. Ci piace quando le nostre riflessioni hanno una portata “nuova”, quando si inseriscono su vecchi temi e ne ribaltano il punto di vista, alla luce dell’esperienza che facciamo in comunità. Così stiamo lavorando ad un nuovo punto di vista sui “laboratori” per ragazzi in difficoltà. Spesso contesti dove tali adolescenti vengono aiutati adoperano momenti laboratoriali. Ci sembra però che manchi una riflessione in merito e che si corra viceversa il rischio di organizzare qualcosa che non abbia a conti fatti una portata trasformativa. Stiamo svolgendo questa analisi insieme ad altre realtà italiane, tutte impegnate come noi nell’aiuto all’interno della Fenacopsi (Federazione Nazionale Comunità ad Orientamento Psicoanalitico). L’obiettivo è quello di far uscire prossimamente un libro proprio su questo tema. 

Perché proprio oggi più che mai è fondamentale un lavoro che vada in questo senso? È sempre più diffuso in tale momento storico una sorta di sospetto lì dove c’è una professionalità “alta”. Pensate a cosa succede con i vaccini. Si ha come l’impressione che i vecchi vincoli di fiducia nei confronti ad esempio “del professionista” o di chi ha passato anni a studiare una certa problematica, siano saltati a vantaggio di un auto-riferimento fondato sull’illusione di ciò che si è letto magari sul forum di qualche pagina FB. Tutti sappiamo tutto e tutti possiamo fare tutto.

Bè, noi che abbiamo la responsabilità di bambini e adolescenti che si rivolgono a noi con una sofferenza spesso invisibile, tale segno dei tempi non ce lo possiamo permettere. Dunque soprattutto per loro e per i colleghi più sensibili continuiamo a scrivere e studiare. Consapevoli che le mode cambiano.  Ma la sostanza data dagli anni di esperienza e dal duro lavoro non cambia. 

Chi si assume l’onere e l’onore del nostro lavoro deve continuamente dimostrare di meritare sul campo la fiducia delle famiglie, delle istituzioni e soprattutto dei ragazzi. 

Continuate a seguirci! 

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