Il Funambolo si occupa di aiuto ad adolescenti. È il nostro lavoro e la nostra passione. È lo scopo dei nostri progetti ed il motivo per cui è nato il gruppo che ispira la cooperativa.
Ora negli anni succede che sei sul territorio. Conosci molte persone. Ci passi le estati o ci vivi. Comunque ti innamori del paesaggio, dei paesi e tutto intorno ti diventa caro. Ci sono strade, passeggiate, che ti ricordano ragazzi seguiti, le più varie e inverosimili situazioni che hai vissuto tutti insieme. Spesso passando l’estate in casa famiglia ci è capitato di ospitare per qualche momento i pellegrini che scendono verso Roma sulla via Francigena. All’inizio è stata una sorpresa. Ci chiedevamo: ma dove vanno sti matti a piedi!
Perché noi all’inizio non lo sapevamo. La nostra casa è lungo il cammino che da Canterbury porta a Roma.
Allora succede che la cosa ti incuriosisce e abbiamo iniziato ad approfondire la storia di questa strada, ad immaginare come fosse tanti secoli fa, arrivare a Roma a piedi, lungo sentieri antichi e impervi. Il fascino di una città sognata e l’avventura di una vita. Abbiamo iniziato a fare alcuni tratti in bicicletta, scoprendo quanto il territorio che ci ospita sia bello e in alcuni punti ancora fermo nel tempo.
Ora il Funambolo si occupa di progetti sociali. Ma l’altra sera in una delle nostre riunioni abbiamo fantasticato su qualcosa di leggermente diverso. Abbiamo pensato di fare un tratto della via romea, da Siena a Roma, passando appunto per la casa famiglia a Capranica. Volevamo percorrerlo lentamente entrano ancora più nel paesaggio e nella sua storia. Provare ad immaginare la casa famiglia lungo questo cammino e metterci noi in relazione con le altre strutture di accoglienza. Abbiamo immaginato fosse utile raccontarlo, condividerlo e magari appassionare qualche altra persona.
Da qui è nato un piccolo progettino. La francigena in bici da Siena a Roma, con l’intento di raccontarla mentre la facciamo, con l’obiettivo di condividere un altro modo di viaggiare, inattuale ma sostenibile. Ci è sembrato un obiettivo alto, culturalmente profondo e utile per noi di casa famiglia che possiamo farci portavoce della bellezza del territorio che ci ospita, ricambiando per una volta l’ospitalità.
Il sociale incontra la cultura, si fa territorio e investe in un turismo sostenibile. Questo ha convinto tutti noi del Funambolo.
E magari i prossimi pellegrini a percorrere il cammino potreste essere voi. Se così fosse veniteci a trovare. Cercheremo di inserire la casa famiglia Rosa Luxemburg nel cammino della via francigena, offrendo anche noi accoglienza… O magari un buon caffe, come solo in comunità sappiamo fare!
Questo post voleva introdurvi a questa nostra nuova impresa. Rispetto alla quale nei prossimi giorni vi daremo i dettagli.
Rimanete connessi!
E… Buon cammino!
Quando lavorare al e sul limite, porta a concretizzare l’ esperienza, tanto da fare del confine una possibilità di viaggio.Parlo di adolescenza, di transizione, ma anche di quei vissuti che solo perché passati per momenti di cambiamento estremi, poi diventano stabili e possono permettere la costruzione di un’esperienza tranquilla, calma, in contatto con la natura.Cari amici, vi ricordo nei giorni e nelle notti uniche passate in casa famiglia, e a distanza di anni, con piacere leggo di questo vostro progetto che mi apre il cuore alla commozione, perché mi trasmette appunto la sensazione di un’idea nata dal saper finalmente posare lo sguardo altrove, nel grande, dopo aver faticosamente costruito le proprie prospettive nel piccolo.Solo questo permette la sensibilità di saper cogliere quanto la storia, le tradizioni, e la natura ci suggeriscono.Trovo poi che il viaggiare in bicicletta sia il simbolo di questo.Di un andare lento perché si è in pace e pronti a lasciarsi emozionare dalla bellezza.In fondo, anche questo parla di adolescenza, che dal limite può trasformarsi in età adulta.